Fumo e attacchi di panico
Smettere di fumare: benefici nel breve e lungo periodo
Smettere di fumare: benefici nel breve e lungo periodo
Gli studi hanno dimostrato la correlazione tra nicotina e attacchi di ansia, attacchi di panico, depressione. Vediamo insieme perché il fumo agisce negativamente sull’equilibrio mentale e neurologico.
È ormai dimostrato che il fumo può favorire ansia, depressione, attacchi di panico. Molti studi, infatti, hanno evidenziato la correlazione tra l’assunzione di nicotina e l’acuirsi o l’insorgere di disturbi psicologici o psichiatrici.
Questa verità potrebbe risultare contro intuitiva. Infatti, molte persone credono che fumare aiuti a calmare lo stato d’ansia e tendono a fumare di più in periodi di maggiore stress. Se è vero che sul momento il fumo può aiutare ad abbassare la tensione, fumare in realtà peggiora lo stato psicologico sul lungo periodo. Vediamo come si innesca questo circolo vizioso.
La nicotina è una sostanza psicoattiva che agisce a livello neuroendocrino, alterando la produzione di dopamina e serotonina, i neurotrasmettitori legati alla percezione del benessere, della gratificazione, delle felicità, del piacere. L’assunzione di nicotina aumenta la recezione di questi neurotrasmettitori, dandoci una sensazione di sollievo.
Contemporaneamente, però, agisce sulle attività celebrali: non ne modifica la struttura, ma ne muta il funzionamento. Infatti, la nicotina desensibilizza progressivamente i recettori dei neurotrasmettitori, producendo la dipendenza vera e propria, l’assuefazione: i recettori, sempre meno sensibili, hanno bisogno di sempre maggiore nicotina per agganciarsi a dopamina e serotonina e dare al cervello il “piacere” che cerca.
Come è facile capire, questo è un vero e proprio circolo vizioso che lega la persona all’utilizzo di questa sostanza.
Questo processo sottopone il sistema nervoso a violenti sbalzi, perché non appena finisce l’effetto dell’ultima sigaretta i recettori sono gravemente incapaci di assimilare autonomamente serotonina e dopamina.
Ciò produce importanti sbalzi di umore che, alla lunga, hanno un impatto negativo su tutto l’equilibrio umorale del fumatore. Si aggiunge, a questo, l’effetto eccitante e ipertensivo del fumo di sigaretta.
Questi continui sbalzi, dunque, producono uno stato cronico di ansia, nervosismo e insoddisfazione, che nei casi peggiori – come ormai hanno dimostrato importanti studi, tra cui una ricerca condotta dall’Università di Oxford – favorisce ampiamente fenomeni depressivi e attacchi di panico.
Fenomeni analoghi possono verificarsi anche in chi cerca di smettere di fumare: sono i sintomi dell’astinenza. Come è stato dimostrato, però, questi sintomi hanno breve durata e una volta superato il picco, di solito nei primi cinque giorni, nei pazienti coinvolti in queste ricerche è stata dimostrata una progressiva e costante diminuzione dell’ansia, degli attacchi di ira, e un attenuamento dei fenomeni depressivi.
Smettere di fumare è un aiuto determinante e risolutivo rispetto ai problemi di ansia e depressione nei soggetti fumatori. Spesso, a contrastare la volontà di smettere di fumare ci sono proprio i sintomi dell’astinenza: per liberarsi dai loro effetti, la soluzione è il trattamento Elektromeridian, basato sui principi dell’elettrostimolazione che, in modo completamente indolore, inibisce la percezione dei sintomi dell’astinenza. Così, si è davvero liberi di smettere di fumare.
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