Cereali integrali o raffinati? Ecco quali scegliere e perché
Anfossi2 il tuo Dietologo a Milano.
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Ormai è diffusa la consapevolezza dei benefici dei cereali integrali, anche se gli studi mostrano come negli ultimi decenni l’apporto di fibre – nutriente di cui sono ricchi – nella dieta degli italiani sia diminuito.
Prima di vedere perché i cereali integrali fanno bene, vediamo che differenza c’è tra i cereali integrali e i cereali raffinati, cioè in cosa consiste il processo di raffinazione.
Il processo di raffinazione separa il chicco nelle sue tre parti:
Il processo di raffinazione scarta la crusca e il germe, per produrre una farina ottenuta esclusivamente con l’endosperma, ricco di amido.
Il successo dei prodotti raffinati è dato dal fatto che le farine raffinate (come la 00) rendono i prodotti più soffici, si conservano più a lungo e hanno un aspetto più piacevole.
I cibi integrali sono meno calorici, con più basso indice glicemico e saziano di più. Senza dimenticare i vantaggi metabolici e salutistici che derivano dal maggior apporto di fibre, vitamine, sali minerali e fitonutrienti. Tutte sostanze preziose che si trovano nei due strati del chicco che vengono scartati durante la raffinazione.
Gli studi dimostrano che il consumo di cereali integrali e derivati, al posto di quelli raffinati, contribuisce alla prevenzione di alcune patologie, come:
Una dieta della salute dovrebbe prevedere un grande apporto di cereali integrali, in sostituzione almeno parziale di quelli raffinati.
Ciascun organismo ha bisogno di un regime alimentare specifico, che tenga conto delle sue caratteristiche complessive. Per questo è importante rivolgersi a un medico dietologo, come il dott. Paolo Nicoletti, che vi aspetta presso il Centro Medico Anfossi2, centro dietologico a Milano.
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