ANTISMOKING
Smetti di fumare in una sola seduta.
Il METODO ANTISMOKING sfrutta al meglio i principi della riflessologia auricolare e dell’auricoloterapia, stimolando in modo mirato specifici punti riflessi sui padiglioni auricolari e della base del naso.
Grazie a un’apparecchiatura elettronica computerizzata e all’uso di un puntale sferico, vengono trattati 15 punti nell’orecchio destro e 15 nell’orecchio sinistro e 3 punti della base del naso, ristabilendo l’equilibrio psicofisico compromesso dall’intossicazione da nicotina.
Ogni punto stimolato corrisponde corrisponde a organi e funzioni corporee alterate dal fumo e, a differenza dell’agopuntura tradizionale, questa tecnologia – tramite un software di gestione integrato – permette di variare le correnti elettriche in base ai parametri specifici del paziente, come la resistenza cutanea e altre caratteristiche individuali.
Il sistema di elettrostimolazione alla base del nostro metodo antismoking è in grado di indurre le stesse vibrazioni epidermiche degli aghi utilizzati nell’agopuntura, ma con maggiore precisione, personalizzazione ed efficacia.
Questo processo stimola anche la produzione naturale di endorfine, aiutando il corpo a gestire meglio la dipendenza fisica dalla nicotina.
La durata del trattamento e l’intensità della stimolazione sono determinate dal microchip dell’apparecchiatura, che elabora variabili come l’età, il numero di sigarette fumate, gli anni da fumatore e i risultati di un test che valuta le resistenze respiratorie.
In questo modo, il trattamento è personalizzato, massimizzando l’efficacia per ogni singolo paziente.
Il metodo è stato sperimentato sotto il controllo dell’Istituto di Medicina Sperimentale dell’Università “La Sapienza” di Roma, con la supervisione del Prof. Bruno Brandimarte e del team dell’Università dell’Aquila.
Approfittane €250 anziché €400
Qualora fosse necessario, potrai anche ripetere la sessione 1 volta entro 90 giorni, senza costi aggiuntivi.
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Sono Sostanze oppioidi endogene, a struttura polipeptidica, dotate di proprietà biologiche simili a quelle della morfina e delle sostanze oppiacee. Alla scoperta di queste sostanze si è giunti studiando il meccanismo d’azione biologica della morfina e degli alcaloidi simili.
Questa esplica i suoi effetti legandosi a specifici recettori presenti nel sistema nervoso centrale, in concentrazioni molto elevate proprio in quelle aree cerebrali deputate alla percezione della sensibilità dolorifica. Partire da ciò è stato possibile dimostrare la presenza di sostanze endogene in grado di esplicare un analogo effetto biologico, modulando in condizioni fisiologiche la trasmissione e la percezione della sensibilità dolorifica, legandosi ai recettori per gli oppiacei. Attualmente si conoscono quattro distinte classi di endorfine, dette rispettivamente “alfa”, “beta”, “gamma” e “delta”.
Al sistema delle endorfine appartengono anche due sostanze pentapeptidiche originariamente estratte dal tessuto nervoso e denominante “encefaline”. Le cellule destinate alla produzione delle endorfine sono sparse in varie parti del sistema nervoso centrale; queste sostanze sono inoltre presenti nell’ipofisi (lobo anteriore e lobo posteriore), nelle ghiandole surrenali, nelle ghiandole salivari, nel tratto gastrointestinale (sia nei gangli del tessuto nervoso sia come cellule secretorie).
Il significato biologico di queste sostanze è estremamente complesso e a esse viene attribuita una funzione intermedia tra quella degli ormoni e quella svolta dai neurotrasmettitori, le sostanze che assicurano la trasmissione dei segnali nervosi.
Le endorfine sembrano svolgere un ruolo notevole nell’insorgenza dell’analgesia non farmacologia, cioè quella che si può ottenere mediante tecniche come l’agopuntura, l’ipnosi, la stimolazione elettrica, e dell’analgesia da placebo: in tutte queste condizioni è infatti possibile osservare un aumento dell’attività cerebrale beta-endorfinica ed encefalinosimile.
L’attività delle endorfine può inoltre intervenire nei meccanismi che portano all’insorgenza dei fenomeni di dipendenza e di assuefazione farmacologia e nella crisi da astinenza da fumo di sigaretta. Altri effetti biologici esplicati dalle endorfine interessano la termoregolazione, la produzione ormonale, la reazione allo stress, il controllo dell’appetito, la funzionalità del tratto gastrointestinale (motilità, secrezione digestiva, secrezione pancreatica).