Smettere di fumare: i giorni più difficili. Ecco come funziona l’astinenza da nicotina
Smettere ora è possibile
Smettere ora è possibile
I sintomi dell’astinenza sono quelle reazioni sgradevoli che il nostro organismo produce quando va
in astinenza di una sostanza che lo rende dipendente, come la nicotina. Ecco il problema
maggiore per i tabagisti che vogliono smettere di fumare: i giorni più difficili, quelli dell’astinenza. Ma è possibile resistere in questi primi giorni, vediamo come.
Quando decidiamo di smettere di fumare, conosciamo già tutti i benefici di dire addio al fumo. Però
poi, nella pratica, non è così semplice.
Questo perché il nostro corpo è assuefatto dalla nicotina, la sostanza che ci rende schiavi del
tabacco. Ma come funziona l’astinenza?
La sindrome d’astinenza da nicotina è riconosciuta dall’Istituto Mondiale per la Sanità come una
vera e propria malattia.
È causata dall’effetto della nicotina sulle cellule celebrali, che si abituano alla sua immissione
regolare nel sangue. I neuroni, dunque impiegano del tempo per abituarsi all’assenza di questa
sostanza. Nel frattempo, ci faranno percepire delle sensazioni molto sgradevoli che, spesso,
spingono le persone a rincominciare a fumare, soprattutto in presenza di altre fonti di stress.
Già dopo poche ore dopo l’ultima sigaretta, la nicotina nel sangue comincia a diminuire e
compaiono i primi effetti dell’astinenza.
Stress, irritabilità, rabbia, ansia, appetito e difficoltà di concentrarsi. Per questo chi sta cercando di
resistere a un’altra sigaretta, è spesso suscettibile e irritato. Molte persone, inoltre, tendono a
prendere peso durante il periodo di astinenza: il cervello, infatti, aumenta la percezione dell’appetito
come reazione all’assenza della nicotina.
La sindrome d’astinenza può durare fino a 20 giorni, e si manifesta già nelle prime ore dopo aver
fumato l’ultima sigaretta.
Per smettere di fumare, i giorni più difficili sono secondo la scienza i primi 4 o 5. È in
questo periodo che si raggiunge il culmine della crisi e degli effetti, che poi andranno pian piano
diminuendo. È fondamentale, dunque, cercare di resistere alla tentazione di un’altra sigaretta.
I metodi più efficaci per smettere di fumare, quindi, sono essenzialmente modi per resistere agli
effetti dell’astinenza.
Poiché il vizio del fumo ha spesso radici sociali e psicologiche, per il primo periodo sarà bene
evitare le situazioni in cui più facilmente si era soliti cedere alla tentazione. Ma sarà bene evitare
anche fonti di stress che potrebbero riportarci al vizio.
Inoltre, può essere utile intervenire sull’alimentazione, limitando per un periodo l’assunzione degli
alimenti tipicamente abbinati alla sigaretta, come il caffè.
Infine, è fondamentale mantenere impegnata la mente e il corpo. Nuovi hobby, passatempi, attività
motoria o ricreativa, sono tutti alleati contro la tentazione del fumo. Lo scoglio maggiore che
affronterete sarà psicologico: non lasciate al vostro cervello il tempo di ricordarsi di fumare!
Ma intervenire sui sintomi dell’astinenza è possibile. Grazie alla riflessologia, sviluppata in una
tecnica millenaria come l’agopuntura, è possibile intervenire sul sistema nervoso, spegnendo i fastidi dell’astinenza.
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Grazie a questo rapido trattamento, completamente indolore, è possibile dire addio ai sintomi dell’astinenza. Per dire addio al fumo!
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