Eliminare le cicatrici post-operatorie è possibile?
Anfossi2 centro LPG a Milano.
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Le cicatrici sono segni visibili lasciati dalle ferite, dai trascorsi traumatici e anche da operazioni chirurgiche, come le cicatrici post-operatorie. Spesso ritenute antiestetiche, le cicatrici possono causarci anche disagio psicologico, ricordandoci un evento spiacevole. Come conseguenza, molte persone si domandano come eliminare le cicatrici chirurgiche. Vediamo nel dettaglio cosa sono le cicatrici e come è possibile trattarle, anche grazie al trattamento LPG.
È possibile eliminare le cicatrici? La risposta è complessa e varia in base a numerosi fattori. Ogni cicatrice infatti è diversa, perché è il risultato di una diversa ferita e di un diverso percorso di guarigione. Dall’utilizzo di pomate all’intervento di chirurgia estetica, sono molte le possibilità di trattamento di una cicatrice.
La cicatrice è una rimarginazione visibile di una ferita o di una perdita di tessuto del nostro organismo. Ogni qualvolta che, a seguito di una lacerazione, avviene un’interruzione del nostro tessuto connettivo, sia interno sia esterno, questa viene colmata attraverso la formazione di nuovo tessuto connettivo. Spesso la rimarginazione avviene correttamente e dunque risulta poco visibile ad avvenuta guarigione. Talvolta, invece, a causa di diversi fattori, il nuovo tessuto rimane ben visibile in corrispondenza dell’area in cui è avvenuta la lacerazione, formando una cicatrice più evidente. Queste cicatrici più visibili possono essere di tre tipi: il cheloide, cicatrice ipertrofica, cicatrice atrofica.
Il cheloide è una rara neoformazione di tessuto spesso, che genera prurito o dolore. Si sviluppa a partire da una cicatrice, ma si estende nell’area circostante.
A differenza del cheloide, la cicatrice ipertrofica è tessuto cicatriziale in eccesso limitato all’interno dei confini della cicatrice, che si presenta arrossata e rilevata.
Esiste, poi, anche un terzo tipo di cicatrice più diffusa, in quanto dipende più da una capacità intrinseca ridotta di cicatrizzazione dei tessuti: la cicatrice atrofica. In questo caso, esteticamente, la pelle appare tirata, più sottile e vi è un maggiore rischio di infezione.
Una cicatrice si forma in tre fasi: infiammazione, proliferazione cellulare e rimodellamento della matrice. La prima fase avviene nelle immediate 48-72 dopo la lacerazione. Durante questo tempo la lesione si chiude automaticamente con un coagulo di sangue e si attivano i fattori di crescita del nuovo tessuto. Tra le tre e le sei settimane seguenti inizia invece la fase di proliferazione cellulare, per sigillare la ferita. Nell’ultima fase della rigenerazione della cicatrice avviene la ricostituzione dell’intero spessore del tessuto, e può durare qualche mese o addirittura qualche anno.
I traumi cutanei che più tipicamente possono lasciare una cicatrice, come le cicatrici post-operatorie, sono, per esempio:
La formazione di una cicatrice varia a seconda del soggetto ed è influenzata da molteplici fattori: non bisogna, pertanto, basarsi solo su dimensione e profondità della ferita. Un fattore particolarmente incidente è, per esempio, l’età.
Nei soggetti più anziani il processo di guarigione della lesione è più lento, ed è minore il rischio di sviluppo di una cicatrice ipertrofica. Viceversa, tra i 10 e i 30 anni di età la guarigione è sicuramente più veloce, ma il rischio di un’iperproduzione di tessuto connettivo aumenta. Questo perché la capacità di riproduzione cellulare diminuisce con l’avanzare dell’età.
I soggetti dalla pelle molto chiara o molto scura, svilupperanno cicatrici molto più evidenti rispetto ad altri, così come i soggetti con un equilibrio ormonale particolare, come adolescenti o donne incinte.
Anche la posizione della ferità è determinante: nelle aree del corpo in cui la pelle è maggiormente tesa, le cicatrici potrebbero risultare più evidenti.
L’ultimo aspetto fondamentale è quello delle condizioni di guarigione: il sopraggiungere di infezioni o infiammazioni potrebbe compromettere il risultato finale di rimarginazione, lasciando una cicatrice evidente.
La fase di cicatrizzazione, dopo la chiusura completa dei lembi della ferita, dura da poche settimane a mesi, o addirittura più di un anno. In questo periodo è necessario trattare la cicatrice – e in particolare le cicatrici-post operatorie – per prevenirne le formi più gravi ed evidenti.
Raggiungere la perfezione nel processo di cicatrizzazione non è possibile, ma alcuni accorgimenti possono ridurne la gravità. Per una corretta cicatrizzazione è necessario:
Può essere molto utile trattare la zona con creme al derivato siliconico, che contengano anche sostanze stimolanti la produzione di fibroplasti e con azione antinfiammatoria, antiossidante e lenitiva.
Nonostante la cura, in alcuni casi non è possibile prevenire la formazione di una brutta cicatrice. Per la posizione particolarmente esposta o per i ricordi che può rievocare, una brutta cicatrice è qualcosa di cui spesso ci vogliamo liberare. Il trattamento della cicatrice patologica è deciso dallo specialista medico. In ogni caso, però, esiste un trattamento non invasivo capace di ridurre una cicatrice, o accompagnare altri trattamenti medici più invasivi.
Si tratta del trattamento LPG Endermologie. Una stimolazione profonda, applicata mediante un macchinario a teste rotanti di ultima generazione, che distende i tessuti e riattiva la riproduzione cellulare.
In questo modo, già dopo le prime sedute, è possibile donare elasticità e morbidezza all’area della cicatrice, riducendone la visibilità in modo importante. LPG Endermologie è un trattamento medico che può contribuire a una piena risoluzione del problema.
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