RIFLESSOLOGIA PLANTARE
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Da 5 mila anni, il rimedio contro i disturbi psicosomatici
Esatto, circa 5 mila anni fa in India e Cina era noto un trattamento mediante la pressione di punti situati nelle mani e sui piedi, utilizzato sia a scopo preventivo che per diagnosticare i diversi tipi di malattia che colpivano le persone. Ne è prova storica una pittura murale rinvenuta di un medico a Saqqarach in Egitto in cui si raffigurano due terapeuti intenti ad eseguire un trattamento di Rifessologia Plantare ad un paziente.
Chiunque si occupi di Riflessologia Plantare deve avere nella sua “valigetta da lavoro” tutte le conoscenze necessarie ad attuare il trattamento, due mani funzionanti e nei casi più eccezionali una sedia o un lettino per il paziente. Non occorrono olii o creme massaggianti, a meno che non si voglia effettuare sul paziente un massaggio rilassante a fine trattamento. Si consiglia un luogo di lavoro sobrio, pulito ed essenziale.
Si consiglia di astenersi dal trattamento di Riflessologia Plantare se si affetti da grave malattia infettiva, per evitare di diffondere l’infezione con l’aumento della circolazione sanguigna provocata dal trattamento, se si è affetti da trombosi, per evitare che il coagulo vada nei polmoni, nel cuore o nel cervello; è sconsigliato il trattamento anche nei primi 3 mesi di gravidanza.
La Riflessologia plantare è un metodo semplice, efficace e naturale che aiuta le persone a restare in un ottimo stato di salute.
La Riflessologia Plantare è un metodo semplice, certificato e comprovato per prevenire e curare stati di salute non ottimali di natura psicosomatica. Serve a recuperare l’armonia fisica e psichica dell’organismo, a stimolare al massimo le difese immunitarie; ha un alto potere di rigenerazione delle cellule in virtù della sua azione rivitalizzante del sistema ghiandolare, dà maggior vigore a tutto il corpo e migliora l’aspetto fisico. Migliora la circolazione e l’ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione e in conclusione è indicata per tutte le età inclusi bambini ed anziani.
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In questa prima fase viene fatto un colloquio conoscitivo, di accertamento delle condizioni del paziente e dei motivi che lo hanno spinto a eseguire un trattamento di riflessologia per assicurarci che non ci siano controindicazioni al trattamento e che il paziente stesso sia conforme alla pratica riflessologica.
È una presa di contatto precedente al trattamento e può essere effettuata in molti modi differenti. Una in particolare risulta poco semplice ma molto efficace e stimola il paziente con un senso di distensione e rilassamento. Consiste nell’inserire delicatamente le dita delle mani negli appositi spazi interdigitali dei piedi mentre il pollice dell’altra mano sostiene l’arcata plantare. Il paziente può muovere liberamente le dita del piede per tutta la durata della presa. Altri tipi di presa possono essere la calcaneare o palmo-plantare.
L’ispezione del piede comprende l’analisi visiva e tattile. Se il piede è rosso acceso bisogna sedare la zona riflessa del cuore e della tiroide, se appare giallo occorre stimolare stomaco, milza, pancreas e cingoli linfatici; se invece è di colore bluastro bisogna stimolare reni e cuore per la circolazione. Il colore naturale del piede è roseo. Anche la temperatura deve essere moderata: se troppo freddo indica mancanza di energia, se troppo caldo c’è in corso un sovraccarico del fegato. La consistenza non deve essere né troppo dura nè troppo “spugnoso”. In presenza di calli, verruche e spaccature del tallone occorre stimolare le zone in questione.
Il trattamento prevede l’interesse della manovra e della stimolazione del piede in generale per poi andare a concentrarsi sulle zone riflessologiche specifiche così da andare a risanare e ristabilire la naturale prestanza del fisico e dell’organismo.
SI effettuano alcune manovre del massaggio svedese con l’accortezza di non utilizzare oli o creme nell’eventuale massaggio iniziale.
A termine del trattamento è possibile intervenire nuovamente sul piede con un massaggio rilassante, questa volta se il paziente lo desidera, è possibile utilizzare oli essenziali o creme per riequilibrare il corpo dopo lo shock energetico del trattamento.